COMUNICATO AI SOCI

CAMPAGNA  2022-2023-2024

Cari Soci,
è stato pubblicato da qualche giorno un comunicato ufficiale del MASAF (Ministero dell’Agricoltura) che informa di un incremento delle risorse dei contributi agevolati relativi alla gestione del rischio per le annate 2022 e 2023.   
Per il 2022 le ulteriori risorse stanziate a livello nazionale ammontano a 130 milioni di euro, di cui 40 milioni già trasferiti ad Agea (Agenzia per le erogazioni in Agricoltura) e 90 milioni in fase di impegno contabile, che aumentano la contribuzione inizialmente prevista per le polizze agevolate.    
Per il 2023 le ulteriori risorse stanziate a livello nazionale ammontano a 100 milioni di euro, già nella disponibilità di Agea; questo permetterà pagamenti da parte dell’Ente erogatore nei prossimi mesi pari al 55% della spesa ammessa (fonti Ministero). 
Nutriamo forti dubbi che le percentuali finali di contribuzione per gli anni 2022 e 2023 siano così vicine alla percentuale storica del 70% della polizza agevolata; se la politica non troverà altri fondi, la differenza, piccola o grande, dovrà essere integrata dalle Aziende.   
Il Codifesa di Bologna e Ferrara è sempre stato attivo in tutte le Sedi e in tutte le occasioni in cui è stato possibile evidenziare la mancanza dei fondi per gli anni pregressi, denunciando l’assurdità dei tagli contributivi alle polizze già sottoscritte anni prima dalle Aziende Agricole.   
La bozza del Piano Gestione dei Rischi in Agricoltura è stata mandata alle Regioni pochi giorni fa, ma servirà un incontro “Stato-Regioni”, che si terrà prossimamente, per renderlo ufficiale.

Quindi assisteremo, a partire dalla prossima Campagna 2024, ad una grande Riforma della Gestione dei Rischi che introduce una serie di modifiche estremamente invasive per le Aziende Agricole:

L’abbassamento dei limiti massimi dei Parametri contributivi che diminuirà il contributo a favore degli Agricoltori.

L’introduzione di una nuova polizza base catastrofale (Gelo/Brina, Siccità e Alluvione) che difficilmente potrà decollare: se calcoliamo le tempistiche necessarie alle Compagnie per articolarla, il tempo necessario alle Agenzie per informare i clienti e le valutazioni costi/benefici degli Agricoltori, ormai questa polizza non risulterà più efficace. Tutte le drupacee in Italia sono già in fioritura e l’assicurazione relativa all’avversità Gelo entra in copertura dopo 12 giorni dalla firma della polizza da parte dell’Agricoltore. Stessa sorte potremmo prevedere per altre produzioni.

Il fondo Agricat si integrerà con l’assicurazione tradizionale per l’anno 2024 come “primo rischio”. Il Ministero ha garantito che passerà al secondo rischio a partire dal 2025.

Il contributo per la prossima Campagna assicurativa 2024 è di circa 295 milioni di euro.

Una riduzione prevista degli Standard-Value (il valore massimo per ettaro che si potrà assicurare per un determinato prodotto) che potrebbe in molti casi impedire alle Aziende di assicurare tutto il valore della produzione.

I nuovi Standard-Value che saranno calcolati e comunicati da ISMEA potrebbero uscire solamente a fine Marzo.

Creazione di un nuovo parametro contributivo (utilizzando la media dei 5 anni precedenti), completamente slegato dai tassi dell’anno 2024, e quindi una probabile riduzione del contributo.

La clausola di salvaguardia rimane in vigore solamente per le imprese del centro-sud Italia mentre al nord viene tolta completamente. Non rimane nessun paracadute.

Il meccanismo di salvaguardia per le polizze di tipologia D (Gelo/Brina, Alluvione, Siccità) si applica per tutte le regioni.

In sintesi, se i valori assicurati e le condizioni risarcitorie per il 2024 saranno uguali all’anno 2023, il rischio concreto è che la contribuzione di soli 295 milioni di euro (ad oggi prevista) si attesti vicino al 40%, quindi lontana dalla percentuale storica del 70%; sommando inoltre il taglio dei limiti massimi dei parametri, la diminuzione dello Standard-Value, la diminuzione dei parametri di contribuzione (media dei  5 anni) e la clausola di salvaguardia tolta per le regioni del nord, assicurarsi potrebbe costare dal 200% al 300% di aumento.

L’Agricoltore ha diritto, nel momento in cui decide di assicurare, di conoscere il costo della polizza ed il contributo previsto, in quanto l’assicurazione è per l’Azienda un necessario costo di produzione, alla stregua dei mezzi tecnici; si rende necessario per il 2024 un aumento della dotazione finanziaria.

In virtù dei cospicui risarcimenti che sono stati pagati dalle Compagnie assicurative nel 2023, sarà possibile che per alcuni prodotti si riscontrino per la Campagna 2024 delle richieste di aumento dei tassi.
Lo sviluppo vegetativo delle piante, molto avanzato rispetto al calendario, obbliga le Aziende ad una copertura assicurativa ad oggi non possibile, in quanto il Piano di Gestione dei Rischi, per l’anno 2024, è in forte ritardo e sarà emanato soltanto nei prossimi giorni.
Abbiamo ricevuto per ora dalla maggior parte delle Compagnie Assicurative l’interesse per stipulare anche per il 2024 polizze collettive, il Codifesa di Bologna e Ferrara sta già lavorando per stabilire delle condizioni che possano essere equilibrate. Nel 2024 le Aziende che intendono assicurare dovranno essere ancora più attente a valutare le proposte del mercato e le polizze sostenibili volte a limitare i costi, utilizzando al massimo le risorse a disposizione.
Il Codifesa di Bologna e Ferrara ha il dovere di informare tempestivamente i propri Soci sui cambiamenti e sulle novità della Campagna assicurativa 2024, per quanto spiacevoli, attraverso i sistemi digitali (video, social network, sito internet e PEC) e la stampa (quotidiani e riviste di settore).

Distinti saluti

Gianluigi Zucchi
Presidente 

 

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